Smashing Pumpkins Oceania 2012

Pubblicato: giugno 13, 2012 in Recensioni Uscite 2012
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Dopo alcuni rinvii  Oceania è il titolo dell’ ultima fatica degli Smashing Pumpkins, band che come poche altre  si specchia,si compenetra e si sublima nel suo leader, il front man Billy Corgan, mente pensante del gruppo di Chicago. Album che secondo le dichiarazioni dello stesso (“un album nell’album”) appartiene ad un progetto più ampio, che vedrà ulteriori uscite e che segue a sua volta la trilogia di Teargarden by Kaleidoscope (ottimo il primo volume). Sono ormai persi nei ricordi i successi di Siamese Dream, Mellon Collie e Adore, così come è passata la forza del vento dell’ alternative rock. Non che questo sia morto e sepolto, intendiamoci ma di certo la sua vitalità e la sua forza d’urto, come ogni stagione, sono andate scemando.

Corgan e soci provano a tenerne ancora alto il vessillo, tentativo encomiabile da parte di un gruppo che oltretutto più di altri è stato minato da conflittualità di vario tipo, alcune delle quali peraltro da ascriversi alla “particolare” personalità del leader. Tra continui litigi, accuse, scioglimenti e vari avvicendamenti le “zucche” sono arrivate miracolosamente sino ad oggi, anche se in una miriade di line up differenti. Unico ed insostituibile faro, sempre lui, Billy Corgan, che cura anche la produzione del Cd in collaborazione con Bjorn Thornsrud (Whitesnake, Marianne Faithfull).

Il risultato che ne scaturisce è forse il miglior disco dei Pumpkins da diversi anni a questa parte, forse superiore anche a Zeitgeist (2007) che pure si era rivelato lavoro di buona levatura. Prescindendo dai gusti personali è indubbio che ci troviamo al cospetto di un musicista la cui vena compositiva è ancora brillante e tuttora con delle frecce al proprio arco. Forse, paradossalmente, lo sfrenato turn over di musicisti che si fa ruotare intorno finisce per dare nuova linfa ed accrescerne le risorse, anzichè depauperale. Si tratta ovviamente solo di una congettura ma ascoltando ripetutamente anche questo album è la sensazione che ne ricavo.

La sonorità è quella tipica della band, che alterna momenti melodici ad altri più epici o ancora più pesanti; cambiano i musicisti ma il sound rimane come un marchio di fabbrica. In Oceania oltre a Corgan (voce, chitarra e tastiere) troviamo il batterista Mike Byrne, la bassista Nicole Fiorentino ed il chitarrista Jeff Schroeder. La risposta musicale che viene fuori è di grande compattezza, come detto un suono SP ancora fresco e vitale.

Disco piuttosto lungo, un’ora circa, comprende tredici pezzi piuttosto godibili e tra quest alcuni sono di ottimo livello, pochi per fortuna i passaggi a vuoto. Parto proprio da questi e li restringo numericamente a tre, nell’ordine The Celestials, The Chimera e la conclusiva Wildflower: episodi un pò scontati, di maniera, che nulla aggiungono a quanto già conosciuto.

Alzando l’ asticella si sale di livello, la qualità aumenta e con essa anche un certo grado di emozionalità: l’introduttiva Quasar, dura e lisergica con al centro suoni totalmente distorti della chitarra, mostra l’anima più dura degli Smashing Pumpkins.

My Love is Winter ancora declina, seppure con ritmo, la nostalgia che alberga nell’animo musicale di Corgan; discreto e compatto il lavoro della ritmica.

La dolce ma drammatica Pale Horse nella quale il timbro di Corgan in alcuni flash ricorda Mick Jagger, contiene probabilmente riferimenti ad un passato di dipendenze all’interno della band.

Glissandra, che con il suo andamento spedito e immediato imprime una presa subitanea; sulla stessa falsariga la seguente Inkless.

C’è poi un ultimo lotto di pezzi, sono cinque, la cui qualità è ancora superiore: Panopticon coniuga nuovamente melodia, disperazione con sonorità più frontali, uno degli aspetti più felici e peculiari della band americana.

Violet Rays, secondo la mia valutazione, è brano degno del passato più fulgido del gruppo. Bellissimo arrangiamento per una ballad mid-tempo pregnante, nella quale si distingue il drumming misurato ma corposo di Byrne.

Altro capitolo interessante è One Diamond, One Heart; qui emerge il lato melodico, grazie anche al buon tappeto creato dalle tastiere. La voce un pò cantilenante di Billy Corgan guida il pezzo, morbido, con sicurezza.

Pinwheels mette in luce nuovamente il tipico songwriting più “notturno” del band leader; brano in parte acustico, in cui la voce di Corgan sostenuta dai cori di Nicole Fiorentino offre una prova quasi cantautorale.

La title track con i suoi nove minuti di durata è in pratica una mini suite, il brano che in definitiva è di collegamento per l’intero album. Un testo di solitudine ma anche di preghiera in certo modo si snoda su una trama musicale varia e coinvolgente; una maggiore sintesi in questo caso non avrebbe guastato ma resta una buona prova comunque.

Secondo una corrente di pensiero i Pumpkins sono oramai un gruppo defunto, le loro nuove proposte vengono catalogate alla stregua di inutili ripetizioni o poco più. Personalmente trovo che non sia così; Oceania è un disco in larga parte positivo con qualche picco davvero importante. Al solito, inutile rivangare quel che è stato, tanto più al cospetto di un personaggio a dir poco imprevedibile come Billy Corgan. Meglio restare all’ attualità che offre, ripeto, buone indicazioni.

Max

commenti
  1. Sbabba ha detto:

    E’ sicuramente un album molto interessante, ma credo che sia eccessivamente presente la componente elettronica, soprattutto in alcuni pezzi. Pinwheels e Oceania, per esempio, sono decisamente migliori in versione live, dove la chitarra elettrica prende il sopravvento per grandi tratti, ricordando i vecchi album dei Pumpkins.

  2. Dario Lo Cascio ha detto:

    Lo sto ascoltando adesso e mi sembra davvero un gran bell’album! I capolavori dei Pumpkins sono altri, ma questo Oceania mi sta stupendo in positivo! Devo ammettere che avevo sottovalutato la vena artistica di Corgan. Come dici bene tu, ha ancora voglia e idee il ragazzo!

  3. Hirotoma ha detto:

    Disco meraviglio! concordo appieno con la recensione, mettendo però anche the celestials tra le canzoni di alto livello!

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