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Ad alti livelli di emotività e fibrillazioni, il death-doom può essere ancora degnamente rappresentato da una band sulla scena da 30 anni ? La risposta è affermativa quando si parla dei Paradise Lost Obsidian, il nuovo e sedicesimo lavoro in studio pubblicato via Nuclear Blast, ne è la prova.

Il mutevole tracciato della band inglese è tornato ad inerpicarsi su crinali duri, tormentati ma ammantati di un romanticismo decadente, per certi versi mistico.

Infatti, l’aspetto che più colpisce all’ascolto di Obsidian sta proprio in quella rude drammaticità che prorompe tra i solchi delle nove tracce che lo compongono: malgrado il tempo trascorso si è mantenuta intatta, delineando il carismatico suono dei Paradise Lost. (altro…)

E’ tempo dunque per una delle uscite più attese di questo 2019. Nuclear Blast infatti pubblica In Cauda Venenum, il nuovo lavoro degli Opeth che vede la luce in due versioni: una in lingua svedese e l’altra in inglese.

Il percorso cominciato otto fa con Heritage prosegue aggiungendo così un quarto tassello a quella che è la via alternativa ormai tracciata da Mikael Åkerfeldt e compagni, dove sino ad ora il solo Sorceress (parere del tutto personale) non è riuscito a convincermi completamente; e dunque è proprio da li che si deve ripartire, per capire cosa è maturato in casa svedese negli ultimi tre anni. (altro…)

Reduci da un’uscita a mio avviso non propriamente esaltante (Under The Red Cloud  2015), tornano in prima linea gli Amorphis presentando via Nuclear Blast il loro tredicesimo album, dal titolo Queen Of Time.

La regia del puntuale Jens Bogren guida la band finlandese anche attraverso l’apporto massivo di un coro ed un’orchestra, enfatizzando alla bisogna i passaggi più lirici oppure quelli più aggressivi, declinati in dieci brani per la durata complessiva di un’ora circa.

La pubblicazione precedente in effetti aveva evidenziato qualche dubbio circa una certa ripetitività del songwriting, chiuso rigidamente in uno steccato che in passato aveva fatto la fortuna della band ma che, a lungo andare, cominciava a mostrare la corda. E dunque l’interrogativo, di rito in questo caso: sono riusciti gli Amorphis a superare l’impasse ? (altro…)

Tortuoso destino quello che accompagna da sempre, o quasi, i Machine Head: molto apprezzati da una parte, aspramente criticati da un’altra ed è noto quanto possa essere severo il pubblico metal nelle valutazioni. Ma, tralasciando qui alcuni atteggiamenti fuori dal palco di Robb Flynn e compagni, credo sia meglio soffermarsi strettamente sull’ambito musicale, artistico.

Catharsis, il nuovo e nono album della formazione di Oakland pubblicato per Nuclear Blast, ne offre una buona occasione anche perché, pur non trattandosi di una “prima volta”, il sound del quartetto ha subito una sensibile mutazione. E questo, a mio parere, non mancherà di incendiare le discussioni tra i fans.. (altro…)

frontApprodati sotto le insegne della Nuclear Blast, gli Opeth tornano alla carica con il dodicesimo e nuovo lavoro intitolato Sorceress; corredato di uno splendido art work a firma del solito Travis Smith, l’album prosegue la nuova fase della band (più volte spiegata e raccontata da Mikael Åkerfeldt) inaugurata con Heritage, sviluppata con Pale Communion ed ora spinta, probabilmente, ancora per un altro corso. A questo proposito va rilevato quindi come alla band svedese non venga meno il desiderio di espandere i confini del proprio sound.

Certo, come già avvenuto in occasione della precedente pubblicazione, il primo impatto lascia piuttosto spaesati, solo i successivi ascolti rendono il quadro molto più chiaro e definito. (altro…)