Posts contrassegnato dai tag ‘Heavy Metal’

frontUn tempismo forse mai indovinato ha segnato a mio parere il cammino dei HammerFall; gli esordi heavy metal di fine anni ’90 (e dunque già fuori tempo massimo), una successiva conversione su sonorità power metal (quando il treno era già ampiamente lanciato) ed infine un perenne dondolare tra i due imprinting ha fatto sì di potere indicare la band svedese come una di quelle che tanto promettevano e molto meno hanno mantenuto.

Ancora una volta pubblicato da Nuclear Blast esce il loro nuovo disco, nono della serie, intitolato (r)Evolution; a dispetto del titolo comunque ambivalente non molto è mutato rispetto alla precedente release (Infected). In cabina di regia siede nuovamente James Michael insieme a Fredrik Nordström, gran parte del materiale è stato scritto dal chitarrista fondatore del gruppo Oscar Dronjak.

(altro…)

frontUna segnalazione, non una vera e propria recensione, un breve commento indirizzato a sottolineare l’uscita del diciassettesimo e nuovo album dei Judas Priest dal titolo Redeemer of Souls

Non potevo fare a meno di evidenziare l’uscita in questione perché comunque la si pensi ci troviamo di fronte ad una delle leggende di tutto l’ heavy metal, ad una delle voci che ne hanno fatto la storia (Rob Halford), ad una serie di album pubblicati (sino a Painkiller) che hanno elevato la band di Birmingham ai vertici del movimento.

Niente e nessuno è eterno a questo mondo, il tempo e gli anni passano, le mode cambiano, le voci perdono potenza, le idee possono diventare ripetitive e venire a mancare di originalità; l’ardore ed il sacro fuoco degli anni ruggenti (e della gioventù) fatalmente si stemperano e dunque si innesca inevitabilmente un processo di declino, lento o rapido a secondo delle circostanze e delle band. (altro…)

frontZakk Wylde oltre a essere un ottimo chitarrista (per eventuali referenze domandare a Ozzy Osbourne) è pure uno scaltro compositore, come spesso ha dimostrato con i suoi Black Label Society. Mischiando tra loro elementi heavysludgedoom e aggiungendo un pizzico di southern rock la band californiana ha creato nel tempo un vero e proprio marchio di fabbrica, cui non si sottrae il nuovo (e nono) album intitolato Catacombs Of The Black Vatican.

Il “format” non viene mutato di molto nemmeno in questa occasione, così da confezionare un disco non adatto ai patiti del metal estremo ma perfetto per chi invece preferisce spaziare tra più versanti nel genere.

Devo spendere due parole preliminari su gruppo, la cui ultima uscita (Order of the Black) datava ormai 2010. Chad Szeliga, poco dopo, è divenuto il nuovo batterista, rilevando il posto di Mike Froedge. (altro…)

frontC’è molto dei vecchi Gamma Ray e più di qualcosa dei Judas Priest in Empire Of The Undead, undicesimo e nuovissimo album della band di Amburgo.

Una “svolta” annunciata per tempo da Kai Hansen e che giunge propizia, visto i riscontri a dire poco contraddittori ottenuti quattro anni fa con To The Metal.

A ben guardare non è la prima volta che i tedeschi rivolgono lo sguardo verso il sound dei Judas ma in questo caso lo rileggono con maggiore personalità, caratterizzandolo a loro modo; in questo senso parlo di svolta, c’è una ferma volontà di riappropriarsi della propria dimensione e questo è senz’altro un bene perché cominciavo fortemente a temere che i Gamma Ray avessero imboccato in modo definitivo la via del declino.

Invece, pur con i limiti e l’usura imposti dal tempo, questo mi pare un inizio di risalita o, quantomeno, un buon colpo di coda. (altro…)

frontLa situazione si ripete, il canovaccio (ormai stantio) si ripropone con le stesse modalità ed i medesimi argomenti; tornano gli Adrenaline Mob con il loro secondo full lenght intitolato Men Of Honor ma Mike Portnoy non c’è più, letteralmente stritolato dai molteplici e pressanti impegni in studio e tour (Transatlantic, Winery Dogs, Flying Colors ed ora pure Bigelf).

Le dichiarazioni di Russell Allen che hanno preceduto l’uscita dell’album sono state di circostanza ma anche piuttosto esplicative, ad evidenziare una difficoltà oggettiva a collaborare con il batterista impegnato (al solito) su troppi fronti simultaneamente; dunque, pur con il giusto rammarico, il super gruppo americano ha dovuto reperire un nuovo drummer e la scelta è caduta su A. J. Pero, già con i Twisted Sister. (altro…)