Archivio per la categoria ‘Recensioni Uscite 2020’

Il premiato duo Aviv Geffen / Steven Wilson incarnato dal progetto Blackfield torna a far parlare di sé a quasi quattro anni dall’uscita di V.

For the Music è il titolo dell’ultimo lavoro che registra un ruolo più circoscritto per Wilson in quanto è il musicista israeliano che si è incaricato di comporre i brani, scrivere i testi, suonare più strumenti e produrre. Steven Wilson è presente soltanto nel ruolo di voce e chitarra ritmica ed il lavoro, nel suo complesso, si avverte come più leggero risultando piuttosto Geffen oriented. (altro…)

Dopo la pubblicazione di :Ktonic: (2016) ed il conseguente tour, dei polacchi Votum si erano quasi perse le tracce. Oggi, proprio sul declinare di questo disgraziato 2020, il sestetto torna in campo con il quinto album intitolato Duhkha.

Incuriosito dal termine sono andato brevemente a documentarmi e la parola origina dal sanscrito con il significato di sofferenza “difficile da sopportare”: l’etimologia andrebbe approfondita ed è comunque in relazione a tutti quei sentimenti che ci inducono dolore ma si può adattare pure a quella sofferenza che a livello globale ha investito (più o meno) ognuno di noi sotto la minaccia della pandemia.

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Andy Glass è davvero un musicista atipico, da sempre refrattario ad una eccessiva esposizione mediatica ed estremamente parco nell’incidere nuove composizioni. E così, dopo un silenzio durato ben sette anni, eccolo tornare alla ribalta con i suoi Solstice grazie al nuovo lavoro intitolato Sia, successore di quel Prophecy che mi aveva lasciato veramente soddisfatto.

Solstice restano fedeli alla loro matrice puramente neo prog ma, complice forse una produzione realmente distillata nel tempo e contenuti ispirati e ben calibrati, riescono ancora ad emozionare. (altro…)

Prosegue sicuro il cammino degli inglesi Sanguine Hum, giunti così a presentare A Trace of Memory, quinto album in studio che viene pubblicato per Bad Elephant Music.

E’ interessante notare come il percorso della band di Oxford abbia sin qui seguito un progressivo e costante innalzamento della qualità quanto a costruzioni ricche di spunti diversi tra loro, in un riuscito melange tra richiami ad un progressive psichedelico, orientamenti su cadenze fusion del passato ed una felice rilettura in chiave attuale che passa inevitabilmente da sonorità e tensioni più aderenti al nostro tempo (tuttavia, non senza qualche evidente riferimento). (altro…)

Preannunciato dalla label KScope, ecco disponibile Through Shaded Woods, il nuovo lavoro di Mariusz Duda sotto il moniker Lunatic Soul; un side project che ha ormai acquisito una sua dimensione ed una storia, considerando che si tratta del settimo titolo in catalogo a dodici anni dall’esordio.

Through Shaded Woods coniuga il consueto sentire del musicista polacco, qui depauperato di tentazioni elettroniche, con i rivoli più arcani dell’antico folk di matrice scandinava e slava, per un lavoro interamente da lui composto, suonato e cantato. E dunque laghi, foreste intricate, lunghe ombre e silenzi di ghiaccio sono la cornice ideale nella quale collocare questi brani dal sapore invernale e spesso notturno, in una perenne simbiosi tra sogno e realtà. (altro…)