Posts contrassegnato dai tag ‘thrash metal’

Tortuoso destino quello che accompagna da sempre, o quasi, i Machine Head: molto apprezzati da una parte, aspramente criticati da un’altra ed è noto quanto possa essere severo il pubblico metal nelle valutazioni. Ma, tralasciando qui alcuni atteggiamenti fuori dal palco di Robb Flynn e compagni, credo sia meglio soffermarsi strettamente sull’ambito musicale, artistico.

Catharsis, il nuovo e nono album della formazione di Oakland pubblicato per Nuclear Blast, ne offre una buona occasione anche perché, pur non trattandosi di una “prima volta”, il sound del quartetto ha subito una sensibile mutazione. E questo, a mio parere, non mancherà di incendiare le discussioni tra i fans.. (altro…)

frontUn importante cambio di scuderia con il passaggio da Roadrunner Nuclear Blast, l’avvicendamento dello storico bassista Adam Duce con il nuovo arrivato Jared MacEachern (ex Sanctity); sull’onda di queste sostanziose novità esce Bloodstone & Diamondsnuova e ottava fatica dei californiani Machine Head.

I tre anni trascorsi dall’ottimo Unto the Locust hanno visto l’ intensificarsi dell’attività live del quartetto in particolar modo negli States ma, sopratutto, la prosecuzione e la raffinazione di quel processo cominciato con quell’album spettacolare che fu The Blackening. La commistione fra tracce consistenti di thrash metal e poderose e profonde sezioni in chiave groove metal, trova a mio avviso nei Machine Head una esemplificazione perfetta, come si suol dire da manuale.

Ben venga dunque il nuovo disco che non tradisce le attese, confermando anzi lo stato di grazia della band. (altro…)

frontVengeance Falls, questo il titolo del sesto e nuovo album dei Trivium. Segnati sin dagli esordi da un destino capriccioso, rappresentano la classica band che soffre di una maledizione e cioè il dovere dimostrare il proprio reale valore ad ogni nuova uscita. Per i detrattori più incalliti la band di Orlando incarna niente di più che una sorta di cover band dei Metallica, per i sostenitori invece uno dei gruppi più freschi in territorio thrash metal.

Personalmente resto convinto una volta di più che la verità stia in mezzo: se è acclarato quali siano i riferimenti di genere del quartetto americano (Matt Heafy lo ha più volte candidamente dichiarato) lo è altrettanto che allo stato attuale, in un genere che vede le storiche “bandiere” parzialmente appannate o stropicciate dal tempo, i Trivium rappresentino una band ancora energica e grintosa.

Certo, spesso indugiano su percorsi già ampiamente battuti e non amano particolarmente il rischio ma è indubbio che il loro impatto resta importante. (altro…)

frontDopo alcuni decenni Jeff Waters è ancora li, alla testa degli Annihilator, a menare fendenti e solidi riff con la sua chitarra. Sono trascorsi tre anni dall’album eponimo e la band canadese si ripresenta con il nuovo lavoro, Feast, quattordicesimo in studio per il gruppo thrash metal di Ottawa.

Giusto per completezza di informazione ricordo che tra gli innumerevoli musicisti transitati da queste parti ci sono il cantante Joe Comeau (Overkill) ed i batteristi Mike Mangini (Dream Theater) e Randy Black (Primal Fear).

Un passato glorioso alle spalle ed un’infinità di cambi di formazione non hanno inficiato comunque più di tanto la qualità dei lavori prodotti; chiaro che in un arco di tempo così ampio non tutte le ciambelle siano uscite col buco e qualche caduta (anche pesante) sia avvenuta ma in linea generale i risultati portati a casa depongono a loro favore.

Tornando all’attualità c’è da dire che se il capitolo precedente aveva tutto sommato ben impressionato (bisogna scordarsi però il livello dei primi due dischi), questo va oltre in positivo. (altro…)

frontDue anni di attesa tra un disco ed un altro possono essere molti oppure pochi, dipende da tante circostanze e variabili. Questa era una delle domande che mi ponevo alla vigilia dell’uscita di Thirteen (2011) e fortunatamente la risposta fu che, a mio parere, il lasso di tempo trascorso aveva premiato con una buona intuizione, l’album recuperava alcune posizioni precedentemente andate sbiadendosi.

Oggi il quesito si ripropone inalterato, i Megadeth infatti presentano il loro quattordicesimo lavoro intitolato Super Collider giusto a due anni di distanza da Thirteen.

Inciso in California nuovamente sotto la produzione di Johnny KSuper Collider sancisce anche il divorzio da Roadrunner; esce infatti per Tradecraft, etichetta creata da Dave Mustaine.

David Ellefson è rimasto nel roster e pertanto la formazione finalmente è rimasta invariata; tutti i pezzi del puzzle parevano finiti al proprio posto, c’erano tutti i presupposti giusti e invece… (altro…)