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Siamo in piena estate, il 30 di luglio la città di solito prende lentamente a svuotarsi di persone che cominciano a partire per le agognate ferie. In più la giornata, meteorologicamente parlando, non prometteva niente di buono e sino al tardo pomeriggio incombevano nuvole minacciose con un rischio di pioggia non indifferente. Aggiungiamo poi che il symphonic metal è un genere che conta sicuramente molti appassionati in Italia ma forse non quanti nei paesi del nord Europa…sta di fatto che la bella e suggestiva cornice dell’Anfiteatro delle Cascine Firenze ieri sera risultava desolatamente semi vuota.

Ci lamentiamo spesso nell’ambiente della scarsezza di date sul nostro territorio, fatta salva l’egemonica presenza di Milano e Roma; se poi quando se ne presenta l’occasione il pubblico latita, pur con le attenuanti di cui sopra, personalmente mi cadono le braccia.

Ad ogni modo…show must go on e la serata, a dispetto dei presagi nefasti, è andata come meglio non avrebbe potuto. (altro…)

frontAttesi alla prova dopo l’ottimo Requiem For the Indifferent (2012) tornano alla ribalta gli olandesi Epica, una tra le migliori e più travolgenti espressioni in ambito symphonic metal.

The Quantum Enigma è il settimo capitolo scritto dalla band guidata dalla bella e talentuosa soprano Simone Simons (a mio avviso una delle migliori e più convincenti voci femminili dell’intero panorama metal) e segna tra l’altro l’addio dello storico bassista Yves Huts, ora rilevato dal possente Rob van del Loo.

Nuclear Blast pubblica ancora una volta il loro lavoro che vede la produzione dell’ex After Forever Joost van den Broek e in un certo senso, quel senso di maggiore essenzialità cominciato con RFTI si ripete, ampliando anzi quando possibile le parti dedicate a sonorità aspre e dure. (altro…)

Erano passati tre anni da Design Your Universe e oggi finalmente è uscito il nuovo lavoro degli Epica dal titolo Requiem for the Indifferent. La giovane formazione olandese ha già al suo attivo sei album che non sono pochi tenendo conto che l’esordio data 2003. Produce il solito e collaudato Sascha Paeth e la line up del disco precedente viene ribadita in toto. La release è di nuovo per la label Nuclear Blast. Una nutrita serie di conferme che però partorisce qualcosa di nuovo. Dico subito che Requiem for the Indifferent riesce a sconfiggere quella fastidiosa sensazione che molto spesso avvolge le produzioni della maggior parte del Gothic Metal e cioè l’impressione di staticità e ripetizione delle quali ho avuto già modo di parlare recensendo altre uscite (Nightwish, Xandria,ecc..). Bisogna considerare pure che il valore di Simone Simons è a mio avviso notevole, tra le migliori del lotto; ma la carta vincente giocata dalla band è stata quella di ampliare gli orizzonti musicali pur sempre restando fedeli alle sonorità di origine. I brani non sono più scritti soltanto dalla bella singer o dal secondo chitarrista Mark Jansen: nel songwriting si sono inseriti anche il tastierista Coen Janssen ed il chitarrista Isaac Delahaye. (altro…)